Archive for novembre 2014

Ong Gie: 100% Korean! ♨♨♨♨

Nome: Ong Gie

Località: 22a Brougham Place, Edinburgh, EH3 9JU

Numero: +44 0131 229 0869


In Italia siamo poveri di ristoranti coreani, fanno forse eccezione le città di Milano e Roma, ma poi c'è sempre il dubbio che dietro ci siano chef che di coreano hanno davvero poco.
Dopo la mia breve ma intensa permanenza a Seoul, ormai 2 anni fa, non avevo ancora avuto modo di sperimentare un vero ristorante coreano, ma per fortuna Ong Gie a Edimburgo è stato all'altezza delle mie aspettative.
Il locale è piccolino, ma se prenotate con anticipo potete chiedere di riservarvi i tavoli con la griglia per il BBQ.
Nonostante non avessimo prenotato, il personale è stato davvero gentile e ha assecondato la nostra voglia di samsgyeopsal facendo preparare la carne in cucina.
I banchan (gli "appetizer" coreani) sono arrivati senza indugio e..oh mio dio! Il vero sapore della cucina coreana!
Io e la mia collega abbiamo scelto di condividere tutta la cena, quindi uno squisito Kimchee Jjigae, del saporito Dak Gal Bi e riso bollito in abbondanza.
Non ho potuto non chiedere un bicchiere di Sikhye (bevanda a base di riso) che personalmente adoro: dolce ma dissetante.
I prezzi sono davvero onesti e le quantità abbondanti.
Se mai dovessi trasferirmi a Edimburgo, tra le numerose motivazioni, beh, ci sarebbe anche Ong Gie!

Qualità/prezzo: ♨♨♨♨
Atmosfera: ♨♨♨
Servizi: ♨♨♨
Cibo: ♨♨♨







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Victoria Sponge Cake AKA Victoria Sandwich

La classica torta da tè, quelle che si vedono nelle caffetterie londinesi, morbida, semplice, farcita con al punto giusto, perfetta per una pausa, magari quando fuori piove e fa freddo.
La Victoria Sponge Cake rientra nella famiglia delle torte anglosassoni ed è davvero facile da realizzare!

Link alla video ricetta:


Ingredienti:
- 3 uova da pesare con il guscio;
- farina, burro morbido e zucchero: stesso peso delle uova;
- 1 cucchiaino colmo di lievito per dolci;
- 2 cucchiai di latte;
- panna fresca;
- marmellata di lamponi;


Preparazione:
Lavorate il burro morbido insieme allo zucchero utilizzando un cucchiaio di legno o le fruste elettriche fino ad ottenere un composto cremoso e spumoso.

Procedete aggiungendo le uova UNA PER VOLTA, dopo averle sbattute velocemente con una forchetta. Versatele a filo nel composto, continuando a mescolare con le fruste elettriche.
In questo modo sarà più facile evitare che l'impasto coaguli.
Se dovesse capitare, non preoccupatevi! Aggiungendo la farina, si risolverà tutto.

Aggiungete quindi la farina poco per volta e mescolate con il cucchiaio di legno cercando di incorporare più aria possibile. Unite anche il lievito e mescolate nuovamente.

Ultimo ingrediente, fondamentale, il latte: il composto deve risultare omogeneo. Saprete di aver raggiunto la giusta consistenza quando, con un movimento secco del braccio, l'impasto si staccherà facilmente dal cucchiaio.

A questo punto dividete il composto in due tortiere da 20 cm l'una, livellate la superficie ed infornate a 180° C per circa 25 minuti.

Sfornate le due basi e lasciatele raffreddare completamente su una griglia.

Posizionate una delle due sponge cake su un piatto da portata, bucherellate la superficie con una forchetta o uno stuzzicadenti, quindi spalmate uno strato di marmellata di lamponi (potete usare anche quella di fragole, se preferite).
Coprite la marmellata con la panna montata cercando di non mischiare i due strati: siate delicati.

Posizionate l'altra base sopra la panna montata e completate la vostra Victoria Sponge Cake con una spolverizzata di zucchero a velo.

Potete conservare la Victoria Sponge Cake in frigo per alcuni giorni; ricordate di estrarla dal frigo una mezz'oretta prima di servirla per la colazione o il tè delle 5.

Buon appetito!



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Where Food Brings People

So, finally I'm here. In Bra, Piedmont, Italy.

It's not the first time, let me say it. 


I lived here for a whole month 2 summers ago, when I did my internship at Slow Food Italy offices. And from that moment I've come back a few times because I felt it would be my place one day. 
Well, I wasn't wrong.

I spent the last 5 years studying Japanese language in Venice, at Cà Foscari University and I don't have any regrets about my past studies. I couldn't meet so many wonderful people and collect lovely memories if my choices were different, but it's true that it had been also 5 years that I was dreaming this university, the Gastronomic Sciences University in Pollenzo, a small town (about 700 people) close to Bra. 


Why Gastronomic Sciences after studying Japanese language? Is there any link between them?
No specific reason, but the deep interest into two completely different fields: food and Japanese culture.

When someone asks me 'why did you want to study Japanese?' I always say that everything begun when I was 11 years old and I started reading manga (Dragon Ball was the first). 
Then, 'why are you studying Gastronomic Sciences?'. 
I don't know, maybe because I was born in Reggio Emilia and, you know, parents bring up their children with Lambrusco wine and cured meat. JK! (just kidding)
The truth is that I've always felt close to the food's world and to our traditional gastronomy, and my grandma Mari's death (2008) roused something inside me.


She was what we call "una perfetta rezdora" (a perfect cook of traditional food) and starting a new chapter of life (university) without her has been weird. Analyzing it now, I think I needed to find out a way to feel close to her and FOOD was the answer.
So, that's been the reason why I've opened a YouTube cooking channel almost 5 years ago.

In that period my certainty was shaking. Japan and an hypothetical life in that country scared me, I believed that I couldn't be happy there, and I discovered a wonderful University in Piedmont where foodie people like me seemed to live in the heaven, but I also knew I couldn't give up so easily on my Japanese studies and so I kept walking on my path 'til the day I went to Tokyo for 3 months (September 2011).
Then those 3 months became 6 (plus 3 in South Korea). Maybe the best time of my life.


Meanwhile I got my bachelor degree (3 years) and I started my master degree's course (2 years), because you might get it if you want to see a real job opportunity in Italy (I've been told...).
However, I've never, never lost my foodie passion. I always tried to get my university internships related to it, I've never left my small YouTube world and that Piedmontese University stopped in my mind.

After my internship at Slow Food Italy, I had to talk to my parents. While I was feeling I should looked for a job after my master graduation, I also thought life is one and I should get the risk: a master course in Food Culture and Communications, with Representation, Meaning, and Media track.
Only one condition: get the degree on the first graduation Summer session.
Guess what?!


It's been two weeks in my new place in Piedmont and tomorrow the master course gets started for real.
I don't know what I want to do, where I want to live and who I want to be in the future, but I'm pretty sure that it will be an amazing year, full of food discoveries, hard work and new friends from all over the world.

All this is to inaugurate an English diary and try to write about my experience at the University of Gastronomic Sciences.

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Finalmente una vera Osteria in Centro Storico ♨♨♨♨

Nome: Osteria Popolare Tabarin

Località: Via dell'Aquila 642121 Reggio Emilia

Numero: 0522-437068


Antipasto misto
Il centro storico di Reggio aveva proprio bisogno di un posto così, dove poter mangiare cibo tradizionale e cucinato con passione e semplicità.
I piatti sono tutti molto abbondanti e i prezzi competitivi (una media di 18-20 €). 
L'atmosfera è davvero accogliente, il locale è arredato con semplicità: sembra quasi di fare un tuffo negli anni '50-'60. La radio passa sempre grandi successi italiani, più o meno recenti. Ottimi i tortelli, fatti rigorosamente a mano, grandi e ricolmi di pesto. Finalmente dei cappelletti con il ripieno granuloso, come li faceva la mia nonna!
Quando sperimento un nuovo ristorante tradizionale metto sempre alla prova la zuppa inglese, è il mio metro di giudizio. Sebbene apprezzi questo dolce quando viene servito a fetta, devo davvero fare i miei complimenti: ECCEZIONALE! Incredibili anche i gnocchettini fritti ripieni di Nutella o crema pasticciera.
Il servizio è cordiale e attento. Magari non particolarmente veloce, ma penso che il principio dell'osteria sia anche quello di godersi il pasto senza alcuna fretta. Insomma, l'osteria Tabarin è il posto ideale per una cena con amici all'insegna del buon cibo e della tradizione. Complimenti!

Qualità/prezzo: ♨♨♨♨
Atmosfera: ♨♨♨
Servizi: ♨♨♨
Cibo: ♨♨♨
Erbazzone montanaro
Gnocco fritto con spalla e prosciutto crudo
Sorbir
Tortelli verdi
Tris di tortelli
Costolette impanate
Zuppa Inglese
Zuppa Inglese
Gnocchetti fritti dolci


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Spaghetti all'Amatriciana

Sebbene le mie origini siano in parte laziali (per la precisione, ciociare), devo premettere che questa ricetta è la versione personale di mia mamma per ottenere una super cremosa ed avvolgente salsa all'amatriciana.
Spero dunque di non vedere arricciare nasi romani per l'uso della cipolla o del vino bianco, insomma, so che ci sono pareri discordanti in merito.
ANYWAY, vi assicuro che il risultato vi lascerà a bocca aperta, anzi, in questo caso direi a bocca piena!

Link alla video ricetta:


Ingredienti per due persone:
- mezza cipolla;
- 100 g di guanciale;
- 180 g di spaghetti;
- 300 g di conserva di pomodoro;
- vino bianco;
- olio piccante;
- olio d'oliva;
- pecorino romano q.b.;


Preparazione:
Versate un filo d'olio extravergine d'oliva in una padella capiente e soffriggetevi per qualche minuti la cipolla tagliata finemente.

Dopo aver tagliato grossolanamente il guanciale, aggiungetelo in padella e fatelo cuocere per pochi minuti finché diventa dorato.

Aggiungetevi all'incirca mezzo bicchiere di vino bianco e lasciatelo evaporare, aiuterà a rendere la salsa ancora più cremosa.

Quindi unitevi la conserva di pomodoro e cuocete a fiamma viva per circa 10 minuti. Completare con qualche cucchiaino di olio piccante per insaporire.

Dopo aver cotto gli spaghetti o i bucatini in acqua salata, scolateli direttamente in padella ed amalgamateli al sugo.
Aggiungete una manciata di Pecorino Romano fresco e mescolate il tutto.

I vostri spaghetti all'Amatriciana sono pronti per essere serviti.
Completate con ulteriore Pecorino grattugiato.

Buon appetito!

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Un posto incantato e cibo incantevole ♨♨♨♨♨

Nome: Ristorante Badessa

Località: Via Case Secchia 2/aSan Donnino di Liguria42013 CasalgrandeItalia

Numero: +39 0522989138


Spuma di ricotta con saba
Adoro davvero trascorrere le serate al ristorante Badessa e fin dalla mia prima visita avevo intuito che non sarebbe stata l'ultima. Sebbene abbia avuto ancora poche occasioni per cenarvi, ogni volta ho cercato di far conoscere il locale ad amici e parenti, consapevole del valore e della bontà dei piatti che vengono proposti.
Alberto e Luca sono due giovani amici che hanno intrapreso la strada della ristorazione, rispettando principi genuini di una volta e lavorando con la passione di chi ama la gastronomia tradizionale ma anche innovativa.Non esitate a chiedere ulteriori spiegazioni sulle storie che si celano dietro la produzione di vino o la creazione dei loro piatti: Alberto è sempre pronto a raccontare con gentilezza e simpatia.La cena si apre sempre con un assaggio della loro ricotta spumosa servita con la saba. Fantastici i loro primi piatti a base di pasta fresca fatta in casa, come le tagliatelle al tartufo bianco dell'altra sera: perfetti nella loro semplicità.Ottimi anche i secondi, come le costolette d'agnello: saporite e tenere.Da amante dei dolci quale sono non potevo non assaggiare, in primis, la loro zuppa inglese e il tiramisù. Da leccarsi i baffi.Splendida carta dei vini, dai più tradizionali a quelli naturali e rifermentati. La cucina cerca sempre di usare prodotti a km0 e ogni mercoledì il ristorante organizza serate Badessiane, come quella dedicata alla zucca, ai funghi porcini o al tartufo.Complimenti anche al loro nocino, cremoso e profumato.


Qualità/prezzo: ♨♨♨♨
Atmosfera: ♨♨♨♨♨
Servizi: ♨♨♨♨
Cibo: ♨♨♨♨

Sformatino di Parmigiano Reggiano 
Flan dello Chef
Costine di agnello
Caramelle della Badessa
Torta di mele
Tartare di filetto di Fassona con tartufo bianco
Prosciutto Crudo 32 mesi con gnocchettini fritti
Tagliatelle con tartufo bianco
Tortelli di zucca
Zuppa inglese
Tiramisù

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Elephant House

Locazione: 21 George IV Bridge, Edimburgo EH1 1EN

Orario d'apertura: Dom 9:00-22:00; Lun - Gio 8:00-22:00; Ven 8:00-23:00; Sab 9:00-23:00

Numero di telefono: +44 131 220 5355



Spinta dalla curiosità, ho deciso di mettere alla prova l'Elephant House, il café famoso per essere stato la culla dei romanzi di Harry Potter. 
La posizione è davvero centrale: si trova nel mezzo della Old Town di Edimburgo e l'atmosfera è calorosa e rilassante; in particolare, la sala nel retro si colora di toni caldi durante i tramonti.


Per quanto riguarda la parte gastronomica, beh, devo essere sincera: non è stata nulla di speciale. Buono il capuccino e abbondante la porzione di nachos con chili e formaggio. Tuttavia mi aspettavo una scelta di dolci e bevande più ampia, visto la fama del locale.




Senz'altro è una meta imperdibile per i fan di Harry Potter, infatti le pareti delle toilets sono decorate da numerose scritte dei fan che ringraziano in un modo o nell'altro la scrittrice J. K. Rowling.

Qualità/prezzo: ♨♨♨♨
Atmosfera: ♨♨♨
Servizi: ♨♨♨
Cibo: ♨♨♨




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Frederick's Coffee House

Locazione: 30 Frederick Street, Edinburgh, EH2 2JR

Orario di apertura: dalle 9:00 alle 22:00

Numero di telefono: +44 131 260 9997



Da quando ho scoperto il Frederick's Coffee House, io e i miei compagni di corso della scuola vicina non abbiamo mai smesso di trascorrervi la nostra pausa caffè. Per diverse settimane ho potuto bere un vero espresso (in quanto italiana, ero sempre in cerca del posto giusto) e assaggiare le loro deliziose torte.


Vi consiglio in particolare la loro Double Chocolate Fudge Cake: penso di non avere mai mangiato una torta così buona. Perfetta per essere condivisa con gli amici.
Ottima anche la Victoria Sponge Cake e la Carrot Cake.

Double Chocolate Fudge Cake
Carrot Cake
Victoria Sponge Cake
Il Fredericks si trova esattamente tra Princes Street e George Street, super centrale nella posizione.
L'atmosfera è quella di una piccola sala da tè che solo in pochi conoscono. 
Dalle grandi vetrate si ha una completa visuale del vicinato ed è un luogo perfetto per ristorarsi seduti su comode poltrone.






Il Frederick's offre anche la possibilità di pranzare con dei freschi sandwich. Ho personalmente provato quello vegetariano a base di hummus: davvero ottimo e abbondante.


I prezzi possono risultare un po' superiori alla media, ma vi assicuro che l'esperienza in questo Coffee House vale ogni centesimo.

Qualità/prezzo: ♨♨♨♨
Atmosfera: ♨♨♨♨♨
Servizi: ♨♨♨♨
Cibo: ♨♨♨♨


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